"La quota spropositata dei pochissimi che hanno un’influenza intellettuale è ancora più inquietante
della distribuzione iniqua della ricchezza."
(Nassim N. Taleb)

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IL RASOIO E LA PASSIONE

Dicembre 3rd, 2013 · No Comments

sulla poesia di ANNA MARIA CARPI

L’asso nella manica -Poesie 1990-2010, Transeuropa edizioni 2011

di Roberto Caracci

Poesia di una passione strozzata, quella della Carpi, di una ferma e scontrosa saggezza che, come in una fiera lucidità da parresia, da voce fuori dai denti e dal coro delle opinioni, tende a dire tutto, a esprimere ciò che va espresso, senza ipocrisia. Gli altri sono sempre presenti all’io poetico, che ne ha desiderio e bisogno -passionalmente- ma tenuti al tempo stesso ad una limpida distanza di sicurezza, come una folla di manifestanti o di attori di strada seguita dietro il vetro fumigato di un bar parigino. Gli altri si presentano spesso come una folla metropolitana in cui ciascuno è passante e maschera, ombra e comparsa (“E dove sono gli altri?/ Qui non c’è nessuno in carne ed ossa….”) Anche il Cristo dell’Ultima Cena, in una provocatoria lirica sulla delusione per gli Apostoli -si salva solo Giuda, il più sincero- si pente di aver detto una baggianata come ‘ama il tuo prossimo come te stesso’ (“non ero in me quando l’ho inventato”, dice). Il prossimo è quello che ti ascolta aspettando solo che tu finisca per dire la sua, in un dialogo fra sordi che sancisce la solitudine dei dialoganti. Sono i dialoghi dell’ovvio, i dialoghi delle domeniche al telefono dove ci si scambia opinioni sul tempo e su cosa si vorrebbe fare e magari non si fa, l’uno a casa propria o comunque lontano dall’altro. E anche quando si tratta di artisti, con le loro ambizioni e i loro sogni solitari di grandezza, una gran tristezza pesa su questi ‘esorditi ed abortiti’, di questi ansiosi di ‘apparire’, di cui nulla resterà, in un modo di ‘radicati e sradicati’: ciascuno con la folla illusione di sentirsi ‘diverso’. La chiacchiera regna sovrana: “Ci scambiamo opinioni, ma a me dir la mia non mi interessa”, annota la poetessa.Effettivamente, in questo teatro del mondo, siamo tutti in ‘scena’, o in platea, e se questo ti fa vivere da una parte la gioia di stare in mezzo agli altri, di ‘essere in gioco’ (nel gioco dello mondo), dall’altra ti fa maturare di giorno in giorno la nostalgia di una scena diversa… (continua – Carpi – Il rasoio e la passione)

Tags: 3.L’angolo nascosto della libreria e oltre

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